«Parlare oggi di umanesimo, come abbiamo fatto cinque anni fa, è fondamentale soprattutto perché in questo tempo siamo sollecitati da una pandemia che sta mettendo in crisi la figura dell’uomo così come è stata costruita negli ultimi decenni dalla cultura contemporanea: un uomo autonomo e forte, che dominava la natura e che non era soggetto a nulla»: sono queste le parole del cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, con le quali si è voluto aprire questo secondo numero del 2020; queste parole, pubblicate dal settimanale «Toscana Oggi», sono state scritte dal cardinale per il quinto anniversario della visita di papa Francesco a Firenze in occasione del V Convegno nazionale della Chiesa italiana per il convegno della Chiesa italiana (In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, Firenze, 9-13 novembre 2015)
A questo intervento segue un articolo di Renato Burigana (Piovanelli, vescovo ecumenico) sul contributo del cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze dal 1983 al 2001, al cammino ecumenico, con una lettura puntuale di alcuni testi del cardinale, che sono stati recentemente ripubblicati nei tre volumi di scritti degli anni dell’episcopato fiorentino («In Verbo Tuo». Il magistero episcopale del cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze, volumi I-III, a cura di G. Aranci, L. Innocenti, Re. Burigana e Ri. Burigana, Firenze, 2018).
Il Comitato di redazione di «Colloquia Mediterranea» considera un onore poter ospitare un contributo (Una rimeditazione spirituale dell’idea di «Mosca Terza Roma» nell’Ortodossia russa contemporanea) del professore Cesare Alzati, uno dei massimi studiosi del cristianesimo in epoca moderna e contemporanea, che, da anni, accompagna le sue ricerche puntuali e documentate a un’appassionata partecipazione alle vicende della Chiesa, come è stato evidente per tutti coloro che hanno ascoltato la sua prolusione per l’apertura del convegno (Un Concilio di oggi La memoria, la recezione e il presente del Concilio di Firenze, Firenze, 21-23 ottobre 2019), del quale nel 2021 verranno pubblicati gli atti nella collana del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
Seguono poi due articoli che nascono dall’esperienza di ricerca storico-teologica del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia; infatti i due autori (Alex Talarico e Francesca Dalla Torre) fanno parte del Gruppo di ricerca sull’ecumenismo, promosso dal Centro Studi. I due autori pubblicano qui la rielaborazione di una parte della tesi per la licenza in teologia ecumenica, discussa da entrambi, in tempi diversi, presso l’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino a Venezia: il primo articolo (Una vocazione ecumenica) costituisce una sorta di seconda parte di quanto pubblicato nel numero precedente di Colloquia Mediterranea sull’azione episcopale di mons. Giovanni Stamati, vescovo nell’Eparchia di Lungro, a favore della recezione ecumenica del Concilio Vaticano II, mentre il secondo (Paolo VI prima di Paolo VI) offre un contributo, circoscritto ma significativo, alla comprensione dell’impegno di papa Montini, fin dai suoi primi anni di sacerdozio, per un ripensamento dei rapporti tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico.
A Grazyna Maria Czaplak si deve una ricerca sul contributo di Giovanni Paolo II alla promozione dell’unità visibile della Chiesa a partire dalla lettura dei suoi tanti interventi dedicati a questo tema; in questo numero viene pubblicata la prima parte di questa ricerca (Giovanni Paolo II, profeta dell’unità dei cristiani) che ha condotto alla redazione di una tesi per il magistero in Scienze Religiose, mentre la seconda parte sarà pubblicata nel primo numero del 2021 di «Colloquia Mediterranea».
Nella prospettiva di proseguire il filone di pubblicazioni per una sempre migliore comprensione del Concilio Vaticano II e della sua attualità viene proposta una conferenza (Il Post-Concilio ermeneutico di Joseph Ratzinger) di mons. Agostino Marchetto, diplomatico di lungo corso della Santa Sede, da sempre attento alla ricostruzione della memoria storica della Chiesa, con una particolare attenzione alle vicende storiche del Vaticano II e alla sua ermeneutica. Infine si possono leggere alcune considerazioni sull’importanza della Bibbia per la vita della Chiesa di Valdo Bertalot, membro del Comitato di redazione di Colloquia Mediterranea, per decenni segretario della Società Biblica in Italia, che grazie alla sua competenza ha saputo costruire ponti e reti ecumeniche proprio a partire dall’idea che la conoscenza delle Sacre Scritture è la conoscenza di Cristo.
Ne La tenda di Abramo viene pubblicata una riflessione di mons. Donato Oliverio, vescovo dell’Eparchia di Lungro, che, da quest’anno, è entrato a far parte del Comitato Scientifico di Colloquia Mediterranea, al termine di un anno di celebrazioni e di commemorazioni per il 100° anniversario dell’istituzione dell’Eparchia di Lungro da parte di papa Benedetto XV che volle, anche con questa istituzione, riaffermare il rilievo che egli attribuiva alla condivisione del patrimonio teologico-spirituale del cristianesimo bizantino per la vita e per la missione della Chiesa.
Il francescano Ibrahim Faltas, voce tra le più autorevoli e ascoltate nel Medio Oriente e del Medio Oriente, offre ai lettori di Colloquia Mediterranea una sua valutazione dell’elezione di Joe Binden alla presidenza degli Stati Uniti, indicando le possibili conseguenze che questa elezione potrebbe avere per la Terra Santa, dove il desiderio della pace rimane vivo in tanti, nonostante le difficoltà del presente e l’eredità del passato.
Questo numero, che era già stato chiuso alla vigilia di Natale, è stato riaperto proprio per accogliere il ricordo di mons. Florentin Crihalmenau (1959-2021), Eparca della diocesi greco-cattolica di Cluj-Gherla, scritto da Vasile Alexandru Barbolovici, membro del Comitato di redazione, che ha voluto condividere lo stupore e lo sconcerto della notizia della scomparsa del presule, che, nel corso degli anni, era diventata una voce ascoltata e apprezzata, non solo in Romania, per la cultura del dialogo, alla cui costruzione la rivista «Colloquia Mediterranea» vuole offrire il proprio contributo. Il testo di Barbalovici è preceduto dall’omelia pronunciata da mons. Gennadios Zervos, al II Convegno ecumenico nazionale sulle beatitudini (Viterbo, 6-8 febbraio 2003), dove mons. Zervos, per tanti anni metropolita della diocesi ortodossa di Italia e Malta, scomparso il 16 ottobre 2020, volle testimoniare, anche in quella occasione, il suo impegno per la causa ecumenica.
Dopo le Cronache, scritte da Tiziana Bertola, collaboratrice fin dal primo numero di «Colloquia Mediterranea», della Giornata annuale di approfondimento (La vita e l’economia nel tempo del COVID-19) della Fondazione Giovanni Paolo II, che quest’anno si è tenuta il 12 dicembre 2020, in modalità webinar, e la presentazione dell’ultimo volume di Oecumenica. Collana di Fonti e Studi per il dialogo, edita dal Centro Studi per l’ecumenismo in Italia (Renato Burigana, La Bibbia è per tutti. La teologia ecumenica e le traduzioni interconfessionali della Bibbia in Italia 1965-2002), in modalità webinar, il 24 gennaio 2021.
Infine viene proposta la relazione di Riccardo Burigana, Ecumenismo perché?, all’ultima Assemblea dell’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo, quando, tra l’altro, sono state rinnovate le cariche dell’Associazione con l’elezione di Riccardo Burigana a presidente e di Franca Landi, Carmine Napolitano, Enzo Petrolino e Tiziano Rimoldi a membri del Comitato Direttivo per il quadrienno 2019-2023; con la pubblicazione di questa relazione prosegue la collaborazione tra la rivista «Colloquia Mediterranea» e l’Associazione per una condivisione di quanto viene fatto per la promozione dell’insegnamento dell’ecumenismo in Italia.
La presentazione di alcuni volumi (Qualche Lettura) e l’elenco dei libri ricevuti dalla redazione di Colloquia Mediterranea concludono, secondo tradizione, il presente numero di «Colloquia Mediterranea», che esce con qualche settimana di ritardo rispetto al solito.