Colloquia Mediterranea 7.2

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16,00 € cad.
Nessun voto
Larghezza prodotto: 235 mm
Lunghezza prodotto: 165 mm
Altezza prodotto: 12 mm
Autore: Burigana Riccardo - Burigana RenatoBurigana Riccardo - Burigana Renato

Riconciliarsi per annunciare l Vangelo: questo è il titolo della Dichiarazione comune sottoscritta dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Chiesa Evangelica Luterana in Italia, il 31 ottobre, nel giorno in cui si fa memoria dell’inizio della Riforma, che quest’anno ha assunto un valore del tutto particolare, soprattutto alla luce di quanto è stato fatto in questo anno, anche in Italia, dopo la liturgia ecumenica di Lund, il 31 ottobre 2016, quando papa Francesco e il vescovo luterano Younan Munib, allora presidente della Federazione Luterana Mondiale, hanno voluto aprire un anno di «commemorazione comune» del 500° anniversario dell’inizio della Riforma. Con questa Dichiarazione comune cattolici e luterani in Italia hanno voluto tracciare un primo bilancio del cammino ecumenico, che ha vissuto una tappa particolarmente significativa in questo anno per la scoperta di quanto già unisce cattolici e luterani nella testimonianza comune, al di là dei pregiudizi che ancora accompagnano la presentazione delle vicende storiche e del dibattito teologico del XVI secolo; al tempo stesso questa Dichiarazione ha voluto indicare delle prospettive sui quali cattolici e luterani, insieme a tutti gli altri cristiani, sono chiamati a impegnarsi per vivere il mistero dell’unità della Chiesa Una nel XXI secolo, con alle spalle secoli di silenzi e condanne, che sono stati, in parte, superati dal cammino dell’ecumenismo contemporaneo del XX secolo. Questa Dichiarazione viene riprodotta in questo numero di «Colloquia Mediterranea», dove si possono leggere tre contributi sul 500° anniversario dell’inizio della Riforma; il primo (Un tempo veramente nuovo. La Chiesa Cattolica e il 500° anniversario della Riforma) di don Giovanni Cereti, uno dei maestri della riflessione ecumenica, oltre che autore di numerosi studi e strumenti sull’ecumenismo; si tratta dell’intervento di Cereti alla III Giornata di Studio dell’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo, Vivere la Riforma. Esperienze e proposte dalle Chiese nell’anno della Riforma, che si è tenuta a Roma, il 22 maggio 2017, per proseguire un confronto interconfessionale su cosa e su come insegnare la Riforma e la sua eredità in una prospettiva ecumenica che aiuti a cogliere le ricchezze del patrimonio spirituale, teologico e culturale del XVI secolo. Il secondo è un saggio (Riforma in Europa e Riforma cattolica nel Mezzogiorno d’Italia: versanti di genere nella vita religiosa) di Anna Carfora, docente della Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale di Napoli, che propone, in forma più ampia, arricchita dalle note, la sua comunicazione al convegno Rileggere la Riforma (Firenze, 20-22 febbraio 2017), organizzato dal Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, con il sostegno della Fondazione Giovanni Paolo II. Il terzo è di Heiner Bludau, decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, del quale si propone il testo della sua comunicazione proprio su come è stato vissuto questo anno di commemorazione comune del 500° anniversario della Riforma, comunicazione al convegno Ecumenismo con le Chiese della Riforma, che si è tenuto a Istanbul (21 ottobre 2017), organizzato dalla Fraternità Internazionale Santa Maria Draperis dei Francescani Minori, all’interno del Corso di formazione permanente sul dialogo ecumenico e interreligioso. Accanto a questi due contributi si può leggere anche la cronaca delle Giornate di Studio Cosa ci ha lasciato Lutero? (Cadine, 6-7 ottobre 2017), che sono state organizzate dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana e dalla Chiesa Evangelica Luterana in Italia, per vivere insieme un momento di riconciliazione per riaffermare il comune impegno ecumenico di testimoniare Cristo, Salvatore delle genti, nel mondo. Tra i contributi di questo numero si deve segnalare la riflessione sull’importanza della condivisione dei martiri cristiani per il cammino ecumenico di don Carlo Pertusati, docente alla Facoltà di Teologia dell’Italia Settentrionale - Sezione di Torino, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Asti, del quale «Colloquia Mediterranea» ha già ospitato alcuni interventi sull’ecumenismo contemporaneo. Viene poi pubblicata la «seconda puntata» dello studio di don Valerio Muschi, delegato per l’ecumenismo della diocesi di Trieste, sul rapporto tra Benedetto XVI e il mondo ebraico, che è stato il tema della tesi di licenza in teologia ecumenica di don Muschi, discussa presso l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia. In questo numero si è deciso di pubblicare anche un intervento in lingua romena: si tratta di un articolo di Andrea Debeş, che ha conseguito il dottorato in Storia contemporanea, sulla persecuzione del governo comunista romeno contro il clero cattolico nella prigione di Sighet negli anni 1950-1955, quando centinaia di cattolici pagarono con la vita la fedeltà alla propria vocazione che era inconciliabile con la dittatura comunista imposta al popolo romeno al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Europa, e il mondo, erano stati divisi in aree di influenza dai vincitori della Germania Nazista. Le pagine di Andrea Debeş aiutano a coltivare la memoria storica di una pagina tragica e terribile della storia della Romania, che si può intuire anche solo con una visita al carcere di Sighet, che è diventato un museo dove le immagini e le parole raccontano quanti uomini e donne hanno perduto la loro vita in nome della libertà. Il 21 ottobre, a Strasburgo, Guido Bellatti Ceccoli, membro del Comitato di redazione di Colloquia Mediterranea, è tornato alla casa del Padre: a lui viene dedicato un breve ricordo, con il quale ripercorrere la sua presenza, tanto preziosa e ricca, nella Fondazione Giovanni Paolo II; con questo ricordo si vuole anche formulare l’auspicio di poter, presto, quando il dolore per questa improvvisa, e tanto prematura, scomparsa si sia attenuato in qualche modo, promuovere un percorso di ricerca con il quale condividere il tanto che Guido Bellatti Ceccoli ha fatto e ha scritto per il Mediterraneo. Nella stessa sezione, In ricordo, si può leggere anche una riflessione di Marco Pavan sul monaco Nino Barile, scomparso il 13 maggio 2017, dopo una lunga e dolorosa malattia, che non gli ha impedito di testimoniare fino alla fine il suo amore per il dialogo, che si coglie anche in un suo testo, di qualche anno fa, che viene qui ripubblicato. Infine, in questo numero, si è voluto anche raccontare, brevemente, di un momento particolarmente felice: il 17 settembre, a Betlemme e a Gerusalemme, in tanti si sono riuniti intorno a padre Ibrahim Faltas per ringraziare il Signore per la sua testimonianza evangelica in occasione del 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
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