Colloquia Mediterranea 6.2

colmed_6_2
16,00 € cad.
Nessun voto
Larghezza prodotto: 235 mm
Lunghezza prodotto: 165 mm
Altezza prodotto: 12 mm
Autore: Burigana Riccardo - Burigana RenatoBurigana Riccardo - Burigana Renato

«Cattolici e luterani abbiamo cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione. Ora, nel contesto della commemorazione comune della Riforma del 1517, abbiamo una nuova opportunità di accogliere un percorso comune, che ha preso forma negli ultimi cinquant’anni nel dialogo ecumenico tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica. Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi. Abbiamo la possibilità di riparare ad un momento cruciale della nostra storia, superando controversie e malintesi che spesso ci hanno impedito di comprenderci gli uni gli altri»: con queste parole papa Francesco si è rivolto al vescovo luterano Younan Munib, presidente della Federazione Mondiale e al mondo, nella cattedrale di Lund, il 31 ottobre, durante l’incontro di preghiera ecumenica, con il quale la Federazione Luterana Mondiale ha voluto aprire la «commemorazione» del 500° anniversario dell’inizio della Riforma, anniversario che viene «commemorato», per la prima volta, in una prospettiva ecumenica proprio per pensare a questo anno con uno spirito di riconciliazione e di condivisione. Nei prossimi due numeri di «Colloquia Mediterranea» sarà dato ampio spazio a questo anniversario con articoli, cronache, schede bibliografiche, mentre, fin da ora, il Comitato di redazione di «Colloquia Mediterranea» è particolarmente lieto di annunciare che a Firenze, nei giorni 20-22 febbraio 2017, si terrà un convegno internazionale Ri-leggere la Riforma. Riletture teologiche, storiche, giuridiche, artistiche e letterarie della Riforma del XVI secolo. Il convegno sarà aperto dal card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, dal vescovo luterano Munib Younan, presidente della Federazione Luterana Mondiale, da mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, da mons. Piero Coda, preside dell’Istituto Sophia, dal padre Ibrahim Faltas, della Custodia di Terra Santa, e dal padre Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; il convegno si articolerà in quattro sessioni: Vedere. Immagini dalle Riforme del XVI secolo, Raccontare. Storia e storie della Riforma del XVI secolo, Ascoltare. Voci dalla Riforma nel tempo e nello spazio e Ripensare. Letture ecumeniche della Riforma. Il convegno vedrà la partecipazione di storici e teologi di diversi paesi, che si confronteranno sulle vicende storico-religiose del XVI secolo e sulla loro rilettura nel corso dei secoli, ponendo particolare attenzione alla dimensione universale della Riforma e alla complessità dei progetti di Riforma della Chiesa che si confrontarono proprio nel XVI secolo, provocando dibattiti e fratture. Il convegno fa parte di un progetto internazionale di ricerca storico-religioso Eredità della Riforma. Leggere e rileggere la Riforma a 500 anni dal suo inizio, che è stato promosso da istituzioni accademiche e centri di ricerca: dal Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, dal Programa de Pós-graduação em Ciências da Religião, dal Curso de Licenciatura em Ciências da Religião, dal Programa de Pós-graduação em Teologia e dal Curso de Bacharelado em Teologia della Universidade Católica de Pernambuco (Recife), dall’Accademia di Studi Luterani in Italia, dall’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo, dal Dipartimento di Teologia dell’Università Aristotele, dalla Facultatea de Istorie şi Filosofie e dalla Facultatea de Theologie Greco-Catolică della Universitatea Babeş-Bolyai, dalla Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose, dalla Fondazione Russia Cristiana, dall’Istituto per la Storia del Cristianesimo della Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose Alberto Marvelli, dall’Istituto Tevere, dalla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, dalla Società Biblica in Italia, dall’Istituto Universitario Sophia, dal Forum per i problemi della pace e della guerra, dall’Istituto di Teologia ecumenico-patristica San Nicola, dal Programa de Pós-graduação em Ciências da Religião daUniversidade Metodista (São Paulo), Programa de Pós-graduação em Ciências da Religião da Universidade Federal do Sergipe (São Cristóvão), dal Programa de Pós-graduação em Ciências da Religião da Faculdade Unida de Vitória (Vitória), dal Programa de Pós-graduação em Ciências da Religião da Pontifícia Universidade Católica de Goiás, dal Programa de Pós-graduação em Teologia da Faculdade Jesuíta de Filosofia e Teologia (Belo Horizonte) e dal Centro de Estudos de História da Igreja na América Latina - CEHILA-Brasile. Oltre al convegno in programma a Firenze il progetto internazionale Eredità della Riforma prevede un secondo convegno (Oggi della Riforma, Recife, 8-9 novembre 2017), la pubblicazione di una collana di e-book, di due miscellanee, sempre in formato elettronico, di una bibliografia, aggiornata mensilmente, sulle pubblicazioni sulla Riforma edite nel 2016 e nel 2017 e di schede bibliografiche e la consultazione di una serie di articoli scientifici per favorire una sempre migliore conoscenza della Riforma del XVI secolo e delle sue riletture nel corso dei secoli, a partire dalla complessità nella quale vanno collocate le istanze di Lutero e di tanti suoi contemporanei che si ponevano delle domande sulla natura della Chiesa, sulla salvezza dell’uomo, sull’autorità della Parola di Dio, sul rapporto tra le Sacre Scritture, la tradizioni e le tradizioni vive delle comunità cristiane: queste domande rappresentano dei doni sui quali i cristiani hanno iniziato a interrogarsi insieme in una prospettiva ecumenica che costituisce una delle sfide più significative in questo anno di «commemorazione» della Riforma. In questo numero si possono leggere due interventi della Giornata di studio Costruire un dialogo. Il dialogo della Chiesa Cattolica e le comunità pentecostali in Italia, (Prato 21, maggio 2016) promossa dalla Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale della Toscana per offrire degli elementi per una migliore conoscenza del mondo pentecostale e per lo stato del dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e questo mondo, soprattutto dopo la visita di papa Francesco a Caserta alla comunità del pastore Giovanni Traettino. I due interventi, che hanno un taglio profondamente diverso tra di loro, sono del pastore Mario Affuso, che da anni è una delle più appassionate voci a favore dell’unità dei cristiani, e di Carmine Napolitano, storico, preside della Facoltà pentecostale di Scienze Religiose, che, di recente, si è trasferita da Aversa a Bellizzi, a pochi chilometri da Salerno. Segue un contributo di Enzo Petrolino, presidente della Comunità diaconale in Italia, segretario della Commissione per l’Ecumenismo della Conferenza Episcopale della Calabria, oltre che delegato per l’ecumenismo nella sua diocesi, Reggio Calabria-Bova, che delinea l’importanza del diaconato della Chiesa Cattolica per il cammino ecumenico in senso lato proprio alla luce del suo ripristino con il Concilio Vaticano II. Si può poi leggere l’ultima «puntata» dell’interessante e particolarmente utile ricerca di Tiziana Bertola, che collabora da anni con il Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, sulla recezione della dichiarazione Nostra aetate; in queste pagine Tiziana Bertola ripercorre commenti e note degli anni che vanno dal 1996 al 2015, giungendo così al pontificato di papa Bergoglio che tante volte, non solo nel 2015, quando si è fatta memoria del 50° anniversario della sua promulgazione, ha citato la dichiarazione sulle religioni non-cristiane del Vaticano II, indicandola come una fonte sempre vita, tanto più alla luce della sua recezione che tante strade ha aperto al dialogo interrreligioso. Seguono due note: una di Andrea Bonesso, anche lui collaboratore del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, sugli anni dell’episcopato di mons. Vincenzo Savio nella diocesi di Belluno-Feltre, e una seconda di don Carlo Pertusati, docente di Ecumenismo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Asti, per una prima valutazione ecumenica e interreligiosa dei viaggi di papa Francesco nel Caucaso. Alla dimensione interreligiosa sono dedicati i due seguenti interventi: il primo riguarda un’iniziativa particolarmente feconda, il festival Interreligious a Padova, che viene presentata da Beatrice Rizzato che di questa iniziativa non è semplicemente la coordinatrice, ma l’anima e il motore fin dalla prima formulazione del progetto durante il corso di Master in Dialogo interreligioso presso l’Istituto di Studi Ecumenici. Al corso di Master in Dialogo interreligioso si richiama anche l’esperienza raccontata da Alessandra Albini e Micaela Filippini su quanto, insieme, hanno fatto per la promozione del dialogo interreligioso in una scuola primaria del bresciano. Alessia Calleri presenta invece lo stato delle ricerche sulla fondazione e il primo sviluppo della Chiesa di Betania, mostrando, ancora una volta, quanto importante sia l’archeologia per la conoscenza delle comunità delle origini del cristianesimo e dei loro rapporti con il mondo ebraico. Infine Donato Giordano, monaco olivetano, studioso e docente di ecumenismo, offre un quadro della comunità greca di Altamura nella prima età moderna, attraverso la lettura di un volume, dedicato a questa comunità e alle sue relazione con la Santa Sede. Nella Tenda di Abramo viene ospitata la seconda parte di una riflessione di Teresa Scarso, dottoranda all’Università di Losanna, sulla guerra nella tradizione ebraica, mentre nella Finestra sul Mediterraneo Mirella Florian, «sovrastan» della Scuola ladina della Val di Fassa, racconta la straordinaria esperienza di dialogo e di condivisione che è stata vissuta dalla Scuola ladina; infatti, in settembre, dal 19 al 23, un gruppo di docenti e di studenti, accompagnati anche da alcuni genitori, sono stati a Betlemme per lo spettacolo Il primo Natale: la preparazione di questo spettacolo, alla quale hanno preso parte anche studenti di scuole di Betlemme, con il contributo della Fondazione Giovanni Paolo II, è stata una straordinaria occasione per conoscere Betlemme, con le sue tristezze, le sua paure, le sue speranze e i suoi sogni, aprendo un «ponte» con il quale promuovere una cultura dell’accoglienza nella quotidianità. Segue poi la cronaca della II Giornata di studio dell’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo (AIDEcu), che si è tenuta a Firenze, il 4 luglio scorso, presso l’Istituto Avventista di Cultura Biblica Villa Aurora, proseguendo così il cammino di approfondimento che è uno degli scopi dell’AIDEcu che raccoglie docenti e studiosi di ecumenismo di tradizioni cristiane diverse per favorire un radicamento sempre più forte del dialogo ecumenico nella Chiesa. Infine si è deciso di ricordare tre vescovi particolarmente significativi per la Chiesa italiana: il cardinale Silvano Piovanelli (1924-2016), arcivescovo di Firenze dal 1983 al 2001, del quale si propone un ricordo di Renato Burigana, che è stato portavoce del cardinale oltre che un suo stretto collaboratore per tanti anni, l’omelia e il ricordo del cardinale Giuseppe Betori nel giorno dell’esequie del cardinale Piovanelli, celebrate nel duomo di Firenze; mons. Mansueto Bianchi (1949-2016), vescovo di Volterra prima, di Pistoia poi e infine assistente nazionale dell’Azione Cattolica, per il quale si propone l’omelia di mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, per il funerale di mons. Bianchi nella cattedrale di Pistoia e infine mons. Ercole Lupinacci (1933-2016), eparca di Lungro dal 1987 al 2010, del quale Riccardo Burigana traccia un breve profilo, ponendo particolare attenzione al suo impegno ecumenico. Anche questo numero si conclude con delle schede bibliografiche e l’elenco dei libri che sono stati inviati alla redazione di «Colloquia Mediterranea», libri che saranno presentati nei prossimi numeri.
elenco dei commenti:
Ancora nessun commento. Lascia tu il primo!
Devi essere registrato per inviare un commento
Il carrello è vuoto